come sposarsi a new york city

istruzioni per il matrimonio

Se sei italiano, gay, e vuoi sposarti, la cosa più semplice -non la più economica, ovviamente- è farlo negli Stati Uniti. L’Unione Europea, si sa, è una strana creatura: alcuni Stati hanno abolito le frontiere e altri no, alcuni Stati hanno adottato l’Euro e altri no, alcuni Stati prevedono il matrimonio tra coppie dello stesso sesso e altri no. La cosa di per sé non sarebbe un problema se non fosse che tutti gli Stati nei quali il matrimonio è aperto a tutti, la residenza nel paese in cui ci si sposa è obbligatoria.

So dell’esistenza, in Spagna soprattutto, di un florido traffico illegale di false convivenze così da aggirare il limite della residenza almeno per uno dei due futuri sposi, ma vi consiglio di stare alla larga da scorciatoie del genere che portano sì al matrimonio ma anche al rischio concreto di estorsioni e ricatti. Quindi, a meno che non possiate permettervi un cambio di residenza vero, la strada più semplice e mandare a quel paese l’Unione Europea e sposarsi negli Stati Uniti.

Gli Stati Uniti sono una confederazione di Stati molto distanti tra loro non solo sul piano geografico ma anche e soprattutto su quello legislativo: quello che è proibito in in uno Stato è consentito e in un altro e non sto parlando di cosucce come la svolta a destra con il semaforo rosso ma di cose come la pena di morte, il diritto a possedere armi senza nemmeno registrarle, e il matrimonio tra persone dello stesso sesso.

Lo Stato di New York ha aperto da qualche anno ai matrimoni per tutti a prescindere dall’assortimento di organi genitali in dotazione degli sposi ed ha esteso questo diritto a tutte le persone in possesso di un documento d’identità riconosciuto dagli Stati Uniti, a prescindere dalla residenza e dalla cittadinanza.

E questo significa, con grande gioia di noi italiani tutti, che basta il passaporto per avere diritto a un matrimonio perfettamente valido, almeno per lo Stato di New York. Non c’è nemmeno bisogno di visti speciali, quello turistico è più che sufficiente!

Bello, vero? Bene, assodata la fattibilità della cosa, vediamo più nel dettaglio i passi da compiere una volta arrivati a New York (no, non c’è necessità di fare nulla di particolare dall’Italia):

  1. ottenere una licenza matrimoniale. Basta andare negli uffici del New York City Clerk e aspettare il proprio turno. La licenza matrimoniale deve essere firmata davanti all’impiegato comunale da entrambi i membri della coppia, entrambi, mi raccomando: lasciare il vostro futuro marito da Dunkin’ Donuts perché non sopporta le code non vale. La licenza matrimoniale costa 35 dollari.
  2. aspettare 24 ore. Lo Stato di New York impone una pausa (dedicata alle ultime riflessioni o agli addii al celibato, fate voi) di ventiquattro ore a partire dall’emissione della licenza matrimoniale prima di poter procedere al matrimonio vero e proprio. Da bravi americani, la cosa è millimetrica quindi se abbiamo ottenuto la nostra bella licenza alle 10:34 di lunedì mattina possiamo sposarci a partire dalle 10:35 di martedì.
  3. recuperare un testimone. Lo Stato di New York richiede la presenza di almeno un testimone per coppia, due è il massimo. Fatto curioso: la legge non indica un minimo d’età per il testimone quindi se ve la sentite potete affidare questo compito alla nipotina dodicenne. Ciò detto, gli stessi impiegati comunali suggeriscono di scegliere qualcuno in grado di testimoniare in un’aula di tribunale su quanto realmente accaduto. Sai mai…

La cerimonia dura due minuti, si aspetta il proprio turno, come si farebbe in posta per ritirare una raccomandata. E poi? e poi basta, tutto qui, the end. O meglio, the beginning!

Futuri sposi, attenzione! Ho fatto il possibile per evitare di scrivere un mucchio di sciocchezze e illudere migliaia di coppie italiane che basti x e non ci sia bisogno di y per sposarsi a New York City e penso in buona fede di aver fatto un buon lavoro. Ciò detto, se decidete di convolare a giuste nozze all’ombra dell’Empire State Building, vi suggerisco con tutto il cuore di verificare le informazioni, per esempio sul sito dello Stato di New York, o su quello del Marriage Bureau del New York City Clerk.

Lascia un commento